GRANDI PITTORI FIAMMINGHI DELLA SECONDA GENERAZIONE
introduzione sugli artisti nati fra il 1400 ed il 1440
Molto spesso chi si occupa di storia dell'arte individua un gruppo di artisti che iniziarono la grande stagione dell'arte fiamminga nel meridione dei Paesi Bassi ed in alcune città ora in Belgio (Bruges, Tournais, Anversa, Gand, Bruxelles ecc.). I maggiori esponenti di questa prima stagione furono Jan van Eyck e Robert Campin (talora individuato anche come il Maestro di Flemalle). Jan van Eyck per diversi anni fu attivo a Bruges dove morì nel luglio 1441 ed intorno a questa bella e fiorente città (ora nel Belgio) gravitarono diversi altri artisti di epoca appena successiva: Petrus Christus (nato nel 1410 circa, morto a Bruges nel 1475), Hans Memling (nato intorno al 1435, morto a Bruges nel 1494). Sempre in questa seconda generazione vanno inseriti altri artisti operanti nell'area: Rogier van der Weyden (1399-1464), Dieric Bouts (1410-1475), Hugo van der Goes (1440-1482) ed altri. Ci furono ovviamente successive generazioni di pittori (Gerard David nacque intorno al 1460, Hieronymus Bosch nel 1453, Pieter Bruegel il vecchio nel 1525/30 e diversi altri).
Rogier van der Weyden: dopo aver iniziato a Tournai, fu molto attivo a Bruxelles. Probabilmente fu allievo del citato Campin ed ebbe occasione di viaggiare in Italia in occasione del Giubileo del 1450 e di conoscerne l'arte. Ebbe anche relazioni con alcune corti fuori dalla sua zona. Sue numerose opere sono in musei europei od americani; fra queste: la Deposizione a Madrid, il trittico dell'Annunciazione con parti al Louvre ed a Torino. Visibile invece a Firenze: il Compianto e sepoltura di Cristo che in passato fu attribuito erroneamente al Durer ma che sin dall'epoca stava nella villa medicea di Carreggi. Non si tratta comunque dell'unica opera riferibile a nobili committenti italiani.
trittico di Santa Colomba (foto wikimedia), presso Alte Pinakothek di Monaco
Beaune in Borgogna , antico Hotel Dieu (foto f.l.)
qui è esposto il suo Polittico del Giudizio universale
Municipio di Bruxelles (foto © Hugo Maes, dreamstime)
in questo edificio in stile brabantino era esposta una sua gigantesca opera, articolata in 4
pannelli, su temi della giustizia. Purtroppo il dipinto fu distrutto nel 1695 ma se ne sa qualcosa e
ne riferiva anche il Vasari. Fra i temi di tale opera: La Giustizia di Traiano e la Storia di Herkinbald
dipinto per Antoine di Borgogna, museo Bruxelles
l'artista fece numerosi ritrattiRelativamente a diversi suoi dipinti, i Murray (nella loro "arte del Rinascimento ") scrivevano " ...ciò che distingue nettamente Rogier van der Weyden è la maggiore eleganza delle sue figure e l'immenso pathos delle sue caratterizzazioni ...". In tutti i casi quest'artista influenzò altri artisti fiamminghi ed in alcuni casi anche italiani.
Petrus Christus: su questo artista non si sa moltissimo ed è principalmente identificato in base allo pseudonimo da lui utilizzato per firmare alcuni dipinti. Comunque era a Bruges nel 1444. Oltre che per mecenati locali, ogni tanto realizzò dipinti per alcuni banchieri italiani che lavoravano nelle Fiandre. Ci sono alcuni indizi che- tempo fa- fecero ritenere che abbia avuto qualche rapporto con Antonello da Messina. Sue opere : Ritratto con Fanciulla (Berlino) ,Annunciazione e Natività (a Berlino), S. Eligio nella bottega di un orefice (Metropolitan, N.Y), Giudizio Universale (Berlino), donatore Lomellini (a Washington) ed altri ancora. Pur essendo seguace di Van Eyck tendeva a semplificare ed attenuare i toni. Alcuni storici apprezzano molto il suo quadro Morte di Maria (galleria Timken, San Diego). Petrus fu- per qualche tempo- il pittore più in vista di Bruges prima dell'affermazione di Memling e fu anche elencato dal Vasari fra i maggiori artisti fiamminghi.
Isabella del Portogallo con Santa Elisabetta
presso Groeningemuseum di Bruges (foto wikimedia)
Hans Memling : parte importante delle opere di questo pittore (nato in Germania e poi trasferitosi nelle Fiandre) è documentata nel museo a lui dedicato e rinviamo ad altra nostra pagina: Museo Memling di Bruges. Poi i romani hanno avuto la possibilità di vedere la mostra a lui dedicata presso le Scuderie del Quirinale ( 2014- 2015). All' epoca la sua pittura fu molto apprezzata anche da mercanti e banchieri e fu nota agli artisti italiani. Si reputa sia stato allievo di Jan van Eyck. Rispetto al maestro, nei suoi dipinti (spesso dittici) talora ha meno inventiva, ma risulta comunque efficace nei ritratti. Opere di Memling sono in molti musei.
il Giudizio Universale di Danzica; foto ufficio stampa Arthemisia in occasione mostra romana
particolare della tavola di Lubecca
in St. Annen MuseumDieric Bouts: nonostante il seguito che ebbe nell'ambiente artistico del suo tempo, quest'artista non ha lasciato moltissime opere. Dei suoi dipinti in genere sono apprezzati la delicatezza dei colori e la bellezza dei paesaggi rappresentati. Comunque Bouts fu particolarmente attivo nella città di Lovanio ed ancora sono nella bella Collegiata di San Pietro due suoi importanti trittici: quello dell'Ultima Cena e quello dedicato a Sant'Erasmo.
Bouts, il Sant'Erasmo di Lovanio (foto wikimedia)Altra sua opera abbastanza nota è il dittico "Giustizia dell'imperatore Ottone ", ora a Bruxelles, ma che fu visto a Lovanio da van der Gros che- a quanto pare- poi completò il dipinto). Di seguito parzialmente riprodotto.
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Dipinti di Bouts sono in diversi musei europei. Presso il Museo Correr di Venezia è visibile un quadro a lui attribuito: "Madonna con bambino ".
Hugo van der Goes : tale pittore è discretamente noto in Italia perchè agli Uffizi di Firenze è esposto un suo celebre dipinto: " il Trittico Portinari " che fu appunto dipinto per incarico del fiorentino Portinari- all'epoca residente a Bruges- per destinarla alla chiesa di S.Egidio nell'ospedale di Santa Maria Nuova. E capitò pure che molti noti artisti fiorentini vollero vedere tale trittico. In particolare il pittore fiammingo era capace di coniugare la grande dimensione e l'attenzione dei dettagli. Der Goes lavorò a Bruges, Gand, Lovanio e Bruxelles. Altre sue opere abbastanza note sono: la malinconica "Morte della Vergine " (Groeningemuseum, Bruges), la tavola Adorazione dei Magi (Altare Monforte, ora a Berlino), l'Adorazione dei Pastori (sempre a Berlino) ecc.
Morte della Vergine ( Bruges)
Su tale quadro E.H. Gombrich scriveva: "colpisce la
mirabile rappresentazione delle varie rappresentazione delle
varie reazioni dei dodici apostoli dinanzie all'avvenimento..."
torre di Bruges o Belfort
qui Van der Goes allestì delle decorazioni
in occasione di un matrimonio principesco
Nell'ultimare questa nota introduttiva va tuttavia segnalato che nel periodo furono attivi altri pittori fiamminghi meno noti (qualche nome a titolo di esempio: Geertgen tot Sint Jans ed Albert van Ouwater).
Mostra di Bologna "Brueghel, capolavori dell'arte fiamminga"
a palazzo Albergati fino a tutto febbraio 2916